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AMORE IN TEMPI DI PRIVAZIONE

In tempi di privazione, di timore e per molti, purtroppo, di sofferenza, capita di rivolgersi a una forza diametralmente opposta: l’amore.

Qualcosa che tutti conosciamo ma che nessuno sa spiegare, qualcosa di così potente che per gli antichi Greci era una divinità: Eros.

​Il mondo del teatro risente in maniera particolare dell’attuale situazione e anche noi non abbiamo potuto incontrarci per lavorare a un nuovo spettacolo. Così abbiamo deciso di preparare a distanza questo progetto: qui sotto trovate poesie e testi di canzone dette da noi, per voi, naturalmente con amore.

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Liebe in dürftiger Zeit: Project

Pier Paolo Pasolini

Voce: Michele Serra

Giuseppe Gioacchino Belli

Voce: Chiara Principali

Francesco Guccini

Voce: Ester Pizzi

Alda Merini

Voce: Gianmaria Ronchi

Patrizia Valduga

Voce: Perla Gjoka

Primo Levi

Voce: Francesco Iorianni

Paul Celan

Voce: Irene Fechau

Ingborg Bachmann

Voce: Irene Fechau

Liebe in dürftiger Zeit: Elenco
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.


Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.


Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.


Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.

​

E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.

​

Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

​

ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

​

Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.


Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.


Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

Ce ponn’èsse in ner monno donne bbelle,
ma un pezzetto de carne apprilibbato
come la serva nòva der Curato
nun ze trova, per dio, drent’a le stelle.
              
Nun te dico er colore de la pelle
piú ttosta assai d’un tamburro accordato:
nun te parlo de chiappe e dde senato
che tt’appicceno er foco a le bbudelle.
              
Quer naso solo, quela bbocca sola,
queli du’ occhi, sò rrobba, Ggiuvanni,
da fàtte restà llí ssenza parola.
              
Si Ã¨ ttanta bella a vvédela vistita,
Cristo, cosa sarà sott’a li panni!
Bbeato er prete che sse l’è ammannita!

Giuseppe Gioacchino Belli

​11 dicembre 1834

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

Venite pure avanti, voi con il naso corto,

signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio

perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

​

Venite pure avanti poeti sgangherati,

inutili cantanti di giorni sciagurati,

buffoni che campate di versi senza forza

avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura,

che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse

col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,

però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

​

Facciamola finita, venite tutti avanti

nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,

feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,

coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese

in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato,

spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

​

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

​

Venite gente vuota, facciamola finita,

voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,

guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,

che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,

tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,

per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco

e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

​

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono,

per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano

Francesco Guccini

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

E poi fate l’amore.

Niente sesso, solo amore.

E con questo intendoi baci lenti sulla bocca,

sul collo,

sulla pancia,

sulla schiena,

i morsi sulle labbra,

le mani intrecciate,

e occhi dentro occhi.

Intendo abbracci talmente stretti

da diventare una cosa sola,

corpi incastrati e anime in collisione,

carezze sui graffi,

vestiti tolti insieme alle paure,

baci sulle debolezze,

sui segni di una vita

che fino a quel momento

era stata un po’ sbiadita.

Intendo dita sui corpi,

creare costellazioni,

inalare profumi,

cuori che battono insieme,

respiri che viaggiano

allo stesso ritmo.

E poi sorrisi,

sinceri dopo un po’che non lo erano più.

Ecco,

fate l’amore e non vergognatevi,

perché l’amore è arte,

e voi i capolavori.

Alda Merini

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
comprimimi discioglimi tormentami...
infiammami programmami rinnovami.
Accelera... rallenta... disorientami.
Cuocimi bollimi addentami... covami.
Poi fondimi e confondimi... spaventami...
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami... ardimi bruciami arroventami.
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami...
dissociami divorami... comprovami.
Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra... riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.

Patrizia Valduga

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
Liebe in dürftiger Zeit: Clip audio

Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghissime sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo e una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.

Primo Levi​

​

11 febbraio 1946

(da Ad ora incerta)

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
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Aus der Hand frißt der Herbst mir sein Blatt: wir sind Freunde.
Wir schälen die Zeit aus den Nüssen und lehren sie gehn:
die Zeit kehrt zurück in die Schale.

​

Im Spiegel ist Sonntag,
im Traum wird geschlafen,
der Mund redet wahr.

​

Mein Aug steigt hinab zum Geschlecht der Geliebten:
wir sehen uns an,
wir sagen uns Dunkles,
wir lieben einander wie Mohn und Gedächtnis,
wir schlafen wie Wein in den Muscheln,
wie das Meer im Blutstrahl des Mondes.

​

Wir stehen umschlungen im Fenster, sie sehen uns zu von der Straße:
es ist Zeit, daß man weiß!
Es ist Zeit, daß der Stein sich zu blühen bequemt,
daß der Unrast ein Herz schlägt.
Es ist Zeit, daß es Zeit wird.

​

Es ist Zeit.

Paul Celan

Liebe in dürftiger Zeit: Citazione
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Wie Orpheus spiel ich
auf den Saiten des Lebens den Tod
und in die Schönheit der Erde
und deiner Augen, die den Himmel verwalten,
weiß ich nur Dunkles zu sagen.
 
Vergiß nicht, daß auch du, plötzlich,
an jenem Morgen, als dein Lager
noch naß war von Tau und die Nelke
an deinem Herzen schlief,
den dunklen Fluß sahst,
der an dir vorbeizog.
 
Die Saite des Schweigens
gespannt auf die Welle von Blut,
griff ich dein tönendes Herz.
Verwandelt ward deine Locke
ins Schattenhaar der Nacht,
der Finsternis schwarze Flocken
beschneiten dein Antlitz.
 
Und ich gehör dir nicht zu.
Beide klagen wir nun.
 
Aber wie Orpheus weiß ich
auf der Seite des Todes das Leben
und mir blaut
dein für immer geschlossenes Aug.

​

Ingeborg Bachmann

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